Asfaltature
Asfaltature tradizionali, asfaltature fonoassorbenti, asfaltature drenanti, misto cementato e asfalto Natura: Del Debbio Spa è in grado di realizzare e mettere in opera ben cinque diverse tipologie di conglomerati bituminosi, ognuna delle quali risponde e soddisfa le specifiche esigenze ambientali e territoriali definite in fase progettuale.
Tre sono le tipologie di asfaltature tradizionali realizzate da Del Debbio Spa: il Base Binder 0/30, il Binder 0/20 e l’Usura 0/05.
Base Binder 0/30
È questo un conglomerato bituminoso di tipo semichiuso ad elevata resistenza meccanica. Il Base Binder 0/30 ha la funzione di primo strato nella sovrastruttura viaria a contatto con il sottofondo. È costituito da una miscela di pietrischi, pietrischetto, graniglie, sabbie di frantumazione e additivo minerale – detto anche filler – che vengono impastati a caldo direttamente in impianto, insieme ad un legante bituminoso stradale normale.
Questa sezione delle asfaltature, strutturalmente trasferisce, senza deformazioni permanenti, i carichi trasmessi dagli strati superficiali della pavimentazione agli strati di fondazione.
Può essere impiegato negli strati di base delle pavimentazioni multistrato in conglomerato bituminoso – flessibili o semirigide – di autostrade, strade extraurbane ed urbane ad alta intensità di traffico; piazzali ad elevata intensità di carico; ogni altro impiego specifico previsto dal singolo progetto.
Binder 0/20
Il Binder 0/20 è un conglomerato bituminoso ad elevata resistenza meccanica di tipo semichiuso con funzione di strato di ancoraggio per lo strato superficiale di usura delle asfaltature. È costituito da una miscela di pietrischi, pietrischetto, graniglie, sabbie di frantumazione e additivo minerale (filler), impastati a caldo in impianto, con legante bituminoso stradale normale.
Da un punto di vista strutturale trasferisce, senza deformazioni permanenti, i carichi superficiali dallo strato di usura allo strato di base o direttamente agli strati di fondazione, qualora la struttura non preveda lo strato di base.
Viene impiegato negli strati di collegamento delle pavimentazioni multistrato in conglomerato bituminoso, flessibili o semirigide, di autostrade, strade extraurbane, strade urbane, strade comunali, strade vicinali; piazzali; ogni altro impiego specifico previsto progettualmente.
Usura 0/05
L’Usura 0/05 – detto anche tappetino – è un conglomerato bituminoso chiuso che costituisce lo strato superiore di pavimentazioni minori. È costituito da una miscela di graniglie, sabbie di frantumazione e additivo minerale (filler), impastati a caldo in impianto, con legante bituminoso stradale normale.
Viene impiegato negli strati di usura (tappeto) delle pavimentazioni multistrato in conglomerato bituminoso di piccoli parcheggi di veicoli leggeri, marciapiedi, aree pedonali; piccoli ripristini temporanei del manto stradale in corrispondenza di scavi per condotte o tubazioni.
Gli asfalti fonoassorbenti o antirumore, vedono l’impiego di strati di usura con tessitura ottimizzata: si tratta di speciali miscele di conglomerato bituminoso che vengono adoperate per il confezionamento di particolari manti di usura di tipo chiuso la cui composizione granulometrica permette di ridurre le emissioni sonore, ovvero il rumore da rotolamento. Queste sono causate dai fenomeni di risonanza che si generano al contatto tra la ruota e la pavimentazione stradale.
L’impiego di conglomerati bituminosi fonoassorbenti nella realizzazione di un fondo stradale, consente di compensare le varie componenti del rumore da rotolamento come ad esempio il rumore da vibrazioni che rappresenta la causa principale del fenomeno (60%-80%): si tratta di quelle vibrazioni prodotte dall’interazione dello pneumatico con la pavimentazione.
I conglomerati drenanti e drenanti-fonoassorbenti sono ottenuti attraverso l’impiego di speciali bitumi modificati e apposite curve granulometriche che consentono la realizzazione di un materiale con un’alta percentuale di vuoti, tale da permettere la permeabilità del fondo stradale e migliorarne la fonoassorbenza.
Queste tipologie di pavimentazioni sono ormai da tempo impiegate soprattutto nella realizzazione di autostrade perché da una parte accelerano lo smaltimento d’acqua residua in superficie – eliminando così il fenomeno dell’aquaplaning – e dall’altra riducono l’intensità del rumore emesso dal rotolamento dei pneumatici e ne permettono l’assorbimento.
Di norma vengono prodotti con materiali vergini, naturali o sintetici, salvo diversa specifica indicazione.
In risposta poi alla normativa regionale, Del. Con. Reg. Toscana n. 230 del 21/06/94 e della norma UNI EN 13108-7, Miscele bituminose – Specifiche del materiale – Parte 7: Conglomerato bituminoso ad elevato tenore di vuoti, la Del Debbio Spa ha messo appunto un particolare conglomerato completamente drenante che lascia filtrare l’acqua piovana nel terreno sottostante garantendo una permeabilità addirittura pari se non superiore a quella del terreno sterrato inghiaiato.
Realizzato in un impianto specifico di proprietà della Del Debbio Spa a Marlia (LU), il misto cementato è un materiale che viene normalmente impiegato come materiale da riempimento delle trincee di scavo a seguito del passaggio di sotto servizi.
Inoltre, grazie ad una collaborazione con il professor Alessandro Marradi, il misto cementato è stato anche utilizzato cementato in sostituzione dello strato di “base a caldo” con risultati molto sodisfacenti.
Uno strato di misto cementato viene confezionato in impianto utilizzando esclusivamente inerti provenienti dal processo di raccolta e selezione di materie prime di scarto derivanti dai processi di costruzione e demolizione – così come previsto sin dal 2006 nella Delibera della Giunta della Regione Toscana n.337 e come riportato anche all’interno del “Catalogo delle Pavimentazioni” Bollettino CNR 139.
Ne consegue un notevole beneficio ambientale in quanto si riducono le quantità di materie prime vergini utilizzate e proventi da fonti non rinnovabili (cave), si riduce sensibilmente il quantitativo di materiale depositato a discarica (e difficilmente riutilizzabile), annullando di fatto le emissioni di CO2 e NOx “improduttive” richieste per lo smaltimento, dal momento che al viaggio verso la discarica si sostituisce quello verso l’impianto di riciclaggio.
L’impiego di misto cementato al posto del conglomerato bituminoso per la realizzazione dello strato di base presenta ulteriori due aspetti positivi: si abbattono gli inquinanti emessi durante la produzione del conglomerato bituminoso e, conseguentemente, si migliorano le condizioni di lavoro degli operatori addetti al banco della finitrice riducendo il rischio di inalazione di fumi odorosi oltre ad aumentare la vita utile della pavimentazione.
L’asfalto Natura è un conglomerato speciale che viene realizzato con una miscela di inerti particolarmente selezionati.